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Di Juventus e di Napoli e di paura e di coraggio

derby argentino

In occasione del big match di questa sera contro il Napoli non poteva mancare la scaramanzia partenopea. Santissime Fosca e Maura, protettrici dello scudetto. Il 13 febbraio diventa una data cruciale per questa stagione, un match che vale moltissimo, una sfida dove chi vince potrebbe portarsi a casa lo scudetto, ovviamente in maniera virtuale. Perchè anche se è vero che si sfidano la prima contro la seconda, ma occhio che ancora la stagione è lunga, mancano ben 13 partite e soltanto chi sarà davanti a tutti il 15 maggio sarà il vincitore di questa edizione del campionato massimo italiano. E’ anche vero però che chi porta a casa i 3 punti stasera può dare una scossa importante all’avversario, e mai come in questa occasione la vittoria interna della “vecchia Signora” viene quotata così alta dai book, l’1 infatti si aggira attorno 2.15 su snai, l’X a 3.25 e il 2 a 3.60.

PERCHÉ’ LA JUVE PUÒ’ FAR PIU’ MALE – Forse non tutti ricordano come era partita la Juve in questa stagione. Al San Paolo a fine settembre con il 2-1 tutti davano per spacciati i bianconeri, ormai fuori dalla lotta scudetto. Intanto ora, un girone dopo, la squadra di Allegri si ritrova a -2 dalla capolista. Sanno bene cosa si prova a passare i primi mesi di campionato nelle zone basse della classifica, hanno provato sulla loro pelle la paura di non dovercela fare, hanno dunque hanno esorcizzato la paura e ora sono come 11 leoni agguerriti, a loro più niente fa paura. Se stasera si portano a +1 l’impatto sugli avversari sarebbe tremendo, perché gli uomini di Sarri non sono abituati a questo tipo di situazione, e anche se il distacco sarebbe davvero misero, contando anche che mancano più di 10 gare, per gli azzurri comincerebbe a prevalere l’insicurezza.

PERCHÉ’ IL NAPOLI HA SEGNATO LUNEDÌ’ – Ragioniamo ora su quello che è successo in questi ultimi giorni e che può rappresentare un punto a favore per gli ospiti. Ebbene la Juve arriva a questa sfida forte delle 14 vittorie consecutive contro le 8 del Napoli, ma questa sera si gioca allo Stadium, uno stadio che da quando è in piedi segna sempre il sold out e fa paura a chiunque, anche in Europa. La Juve con la partenza falsa di questa stagione ha sviluppato gli anticorpi riuscendo a risalire dai bassifondi della classifica. Gli ospiti invece sono sempre stati nelle primissime posizioni, non sanno cosa vuol dire perdere o rimontare, è un gigante incosciente, e se la Juve non ha niente da perdere dopo aver vinto ben 4 scudetti consecutivi, il Napoli si trova in quella posizione dopo moltissimi anni, ha tutto da perdere, potrebbe patire di esperienza e crollare malamente. Però i partenopei partono già in vantaggio con il gol segnato lunedì a seguito dell’infortunio di Chiellini. Quest’ultimo è il simbolo della rimonta bianconera, rappresenta un elemento fondamentale e chissà come reagirà la Juventus.

IL DILEMMA DI ALLEGRI – Con l’arrivo di Allegri la Juve ha cominciato a giocare con la difesa a 4 ma si vedeva fin da subito che non era il modulo giusto. Difatti con il ritorno al 3-5-2 i bianconeri sono tornati a vincere e a convincere, non a casa con questo modulo Conte ha portato a casa lo scudetto. Ora con Chiellini out si ripresenta l’incubo dei 4 di difesa. Possibile che venga inserito Rugani nei 3 assieme a Barzagli e Bonucci, ma il giovane difensore non ha mai convinto il tecnico livornese che l’ha sempre visto ancora acerbo e figuriamoci se ora gli affida la difesa in una sfida chiave come questa. Dunque più probabile che si adotti il 4-4-2 con Evra da un lato e Lichtsteiner dall’altro.

COME GIOCHERANNO – Dando ormai per scontato la difesa a 4, quella che ha provato più volte Allegri e che viste le assenze sembra ormai la più probabile, sarà compito di Lichtsteiner fermare “Lorenzo il Magnifico” Insigne. Ebbene si forse sarà strano ma allo Stadium anche la squadra ospite comincerà a giocare, a fare la sua partita. Troppo tempo ha atteso Sarri per arrivare a questi livelli e non gli resta che affrontare il nemico a testa alta, con un pressing alto. Forse il vero punto forte di Allegri sarà Cuadrado, rappresenta l’uomo che ti crea superiorità numerica, salta agevolmente l’avversario e ti crea quell’occasione in più che può cambiarti la partita. Per gli ospiti fari puntati su Jorginho. Il playmaker di Sarri in questa stagione ha assunto un ruolo ormai fondamentale per le geometrie degli azzurri. Ci dovremmo attendere un match molto tattico dunque, quasi una sfida a scacchi, dove non ci saranno molti gol visto che si affrontano le migliori difese del campionato, ma è molto probabile l’esito X con gol, il che rimanderebbe tutto a metà maggio, con un testa a testa lungo ancora qualche altro mese.

Ulteriori dettagli su questa sfida potete leggerli sul nuovo blog di SNAI.

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